(Questa recensione, inedita finora su FILMSELEZIONE, e' stata pubblicata all'origine sul settimanale AZIONE della Svizzera Italiana il 4 settembre 2011)*********************************************************************************************************************
Un film somma, come gia era stato con LOOKING FOR RICHARD (1996): l'immenso Pacino - attore, il cinema che fonde la realta del documentario alla finzione, il teatro che si confronta con la vita. E Oscar Wilde, al posto di Shakespeare.
Interessante, a questo punto, cercare di capire quanto, di questi due straordinari assemblaggi di vite vissute e intuizioni estetiche, sia cambiato nei quindici anni trascorsi per il Padrino.
Immutato è quel suo modo di affondarsi (certo, senza mai dimenticarsi...) nel proprio ruolo enorme di attore che riflette sulla sua propria condizione; poi, di immedesimarsi, prima ancora che nel suo ruolo in Erode, nella condizione dell'autore di questo, Oscar Wilde. Quasi ci si dimentica di Salomé: uno dei primi ruoli della splendida Jessica Chastain...